Il Salento è quell’estremo lembo meridionale della Puglia, famoso per il suo patrimonio storico, artistico e culturale. A fare da cornice a questo territorio ricco di fascino e autenticità, sono i paesaggi, fatti di distese di uliveti, di terra rossa, masserie e trappeti sospesi nel tempo.
Vi sono poi le coste, dove si aprono spiagge e insenature paradisiache, alcune delle quali però sono ancora fuori dalle più comuni rotte turistiche. Acquaviva di Marittima è proprio uno di quei luoghi ai quali l’anonimato ha permesso di preservarne una bellezza incontaminata e selvaggia.
Acquaviva di Marittima è un piccolo fiordo dall’aspetto pittoresco, incastonato tra alte scogliere tra le quali si insinua un mare dalle magiche tonalità turchesi. Sorge a poco meno di 4 km dalla stessa Castro Marina dove, con il padre Anchise e il figlio Ascanio, Enea sbarcò dopo la fuga da Troia: un piccolo gioiello naturalistico, premiato spesso da Legambiente con 4 Vele. L’insenatura di Acquaviva di Marittima non è sabbiosa, ma interamente rocciosa, con alcuni punti più appiattiti che permettono di sdraiarsi comodamente al sole.
Questa caletta è bagnata da un mare particolarmente fresco, per la presenza di fredde acque sorgive che sgorgano proprio nei fondali. Un bagno ad Acquaviva di Marittima si rivela per questo l’ideale soprattutto nelle più calde giornate estive salentine.
I più attivi potranno invece esibirsi in qualche piccolo tuffo dagli scogli circostanti oppure immergersi per scoprire la vivace vita marina dei fondali.
Acquaviva di Marittima è raggiungibile percorrendo un sentiero chiamato Canale del Bosco, immerso tra allori e lecci. Il silenzio avvolge questo piccolo percorso, interrotto solo dall’inconfondibile frinire delle cicale.
Dopo una giornata trascorsa ad Acquaviva di Marittima, si può raggiungere la vicina Marittima, una piccola frazione del comune di Diso che nel corso della sua storia ha subito dominazioni romane, longobarde e saracene. I reperti rinvenuti sul territorio accertano però la presenza dell’uomo sin dall’epoca paleocristiana.
Oltrepassando le due Torri Colombaie, si entra nel centro storico del borgo dove spicca il Palazzo Miglietta: si tratta di una residenza baronale risalente al XVIII secolo costruita sui resti di un’antica fortezza. L’eleganza delle sue aule interne, affrescate con gusto, dimostra quanto Marittima sia stata scelta in passato come una sorta di eremo in cui ritirarsi durante l’estate.
Passeggiando per le vie di Marittima si incontrano poi molte chiese, a partire dalla cinquecentesca Chiesa di San Vito, bellissima all’interno grazie agli affreschi che ne decorano la cupola. Merita poi una visita anche la Chiesa della Madonna di Costantinopoli, risalente al 1610: il suo aspetto austero è interrotto dal pregevole affresco della Vergine sul portale.
C’è poi la Colonna dell’Osanna, eretta in quella pietra leccese che il sole salentino fa risplendere come se fosse d’oro.
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