Mare cristallino, distese di uliveti, borghi ricchi di storia e una cucina povera ma gustosa: questo è ciò che rende il Salento, lembo meridionale della Puglia, una delle più frequentate mete turistiche, soprattutto nella stagione estiva. Sono moltissime le cittadine dal ricco patrimonio storico-artistico e tra queste vi sono Presicce, Specchia e Otranto.
Nel cuore del Salento, all’ombra della Serra di Pozzo Mauro, sorge il borgo di Presicce che, oggi come in passato, conserva la sua cultura fortemente contadina.
Qui, dove si produce un olio d’oliva di eccellente qualità, si trovano decine di frantoi ipogei, uno dei quali sorge proprio sotto la centralissima Piazza del Popolo. Per capire meglio la cultura contadina di Presicce si può visitare il “Museo della Civiltà Contadina”, sito all’interno del Palazzo Ducale di origine normanna, famoso per i giardini pensili collegati da una scalinata alla sottostante Piazza del Popolo.
Il centro storico di Presicce è un alternarsi di caratteristiche case a corte, edifici più eleganti come Palazzo Alberti e casine, appartenenti al ceto medio.
La barocca Chiesa di S. Andrea Apostolo è il cuore religioso di Presicce e custodisce all’interno elaborati altari barocchi e un pregevole coro ligneo.
A 7 km di distanza da Presicce sorge Specchia, proprio a metà strada tra la costa ionica e quella adriatica. Il borgo si trova a 130 m di altezza in cima a una cosiddetta specchia, ovvero un cumulo di forma conica composto da rocce calcaree, utilizzato dai messapi con molta probabilità come torretta di avvistamento.
Il monumento simbolo di Specchia è il Castello Protonobilissimo Risolo, costruito tra il ‘600 e il ‘700. Della costruzione si apprezzano lo stemma della famiglia Protonobilissimo Risolo e le torri angolari, oggi inglobate nelle mura degli edifici circostanti.
Sono poi molte le chiese meritevoli di visita a Specchia e tra queste spiccano la Chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria, con l’abside e l’altare maggiore costruiti in candida pietra leccese, e la Chiesa di San Filippo Neri. Bellissima, qui, è la cripta, scavata nella pietra viva dai monaci basiliani e dalle volte sorrette da una trentina di colonne.
Da Specchia, percorrendo 38 km verso la costa adriatica, si raggiunge Otranto, uno dei borghi più belli nonché il comune più orientale d’Italia.
Porta Alfonsina è la porta d’accesso al bellissimo centro storico e si apre sulle mura che lo cingono, sublimando poi nell’iconico Castello Aragonese, che ispirò Horace Walpole nella scrittura del romanzo “Il Castello di Otranto”. La fortezza voluta alla fine del ‘400 da Ferdinando d’Aragona mostra tre torrioni circolari e uno a punta di diamante prospiciente il mare, proprio all’altezza del porticciolo.
Uno dei gioielli di Otranto si trova a due passi dal Castello e si tratta della Cattedrale di S. Maria Annunziata, bellissimo esempio di arte romanica pugliese. All’interno della chiesa dell’anno 1088 si trova un imponente mosaico pavimentale che simboleggia l’Albero della Vita e la suggestiva Cappella dei Martiri, dove sono custodite le ossa dei cristiani uccisi dai turchi nel 1480.
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