La città di Lecce, capoluogo del Salento, è nota per i paesaggi bellissimi, il patrimonio culturale e le perle architettoniche. Poche persone, però, conoscono l’esistenza di un fiume sotterraneo che scorre proprio sotto la città. Questo misterioso corso d’acqua è il fiume Idume. Ha una storia che affonda le proprie radici nel passato ed è ancora avvolta da numerose leggende.
Vediamo di cosa si tratta, cercando di distinguere la narrazione folkloristica dalla realtà, analizzando inoltre alcune informazioni utili per visitarlo.
Il fiume Idume vanta origini molto antiche, al punto che alcuni studiosi lo farebbero risalire addirittura al Pliocene, in un contesto climatico in cui c’era maggiore umidità e la regione salentina sarebbe stata sommersa dalle acque del mare. Con il passare del tempo, le acque si ritirarono e si accumularono anche nelle profondità, per dar vita poi al fiume della lunghezza di quasi 10 km, con una portata variabile in relazione alle stagioni.
In epoca romana il fiume Idume era considerato una preziosa fonte di acqua per il contesto cittadino e più tardi venne costruito un sistema di canali che serviva per convogliare la risorsa idrica. Con il passare dei secoli il fiume è sempre stato oggetto di studi da parte di speleologi e geologi.
La caratteristica differenziante del fiume Idume è il fascino segreto che porta con sé. Il corso d’acqua sotterraneo è alla base di misteri più o meno dimostrabili. Cerchiamo dunque di fare chiarezza, per capire da dove nasce la leggenda.
Il nome Idume ha origini nel Seicento per opera di Ascanio Grandi e compare anche sul Tancredi di Tasso. Il termine sarebbe quindi attribuibile al fondatore stesso della città di Lecce e da lì in avanti l’attività poetica al riguardo non si è mai interrotta.
Va evidenziato che l’Idume è davvero un corso d’acqua che sfocia nel mare tra Spiaggiabella e Torre Chianca, alimentandosi dalle sorgenti sotterranee. Esistono alcuni punti dove è possibile vedere le acque del fiume, per esempio sotto il Palazzo Adorno che ospita l’amministrazione della Provincia di Lecce. Qui le acque venivano utilizzate in passato come una sorta di piscina naturale. Nel ’70 d.C. sarebbe stato sfruttato dalla comunità ebraica, che ne avrebbe fatto un luogo per lo svolgimento di rituali religiosi. A dimostrazione di ciò sono state ritrovate iscrizioni proprio in ebraico vicino alla fonte.
Le storie che gravitano intorno al fiume Idume sono davvero tante. Non ci sono riscontri scientifici esatti su questi miti, ma resta un alone di mistero che attira ogni anno molti visitatori. I segreti che provengono dal passato sono sempre di interesse per turisti e curiosi, i quali vanno a caccia di leggende talvolta stravaganti. Solo per citarne una, il fiume sarebbe abitato da spiriti o folletti, le cui tracce sonore sarebbero rilevabili dentro i pozzi che si trovano in vari luoghi della città.
L’altra storia abbastanza romanzata è quella di un pianto straziante all’ora della mezzanotte, che persino i guardiani che operano a Palazzo Adorno avrebbero sentito più di una volta. Il bambino di un ufficiale sarebbe caduto molti anni fa in un pozzo e non sarebbe mai stato ritrovato. Questa voce, sempre sulla base ei racconti leggendari, pronuncerebbe proprio la parola “papà”.
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