Il Museo Ferroviario della Puglia rappresenta un’ottima idea per un soggiorno a Lecce o una visita alla città salentina. Questa struttura permette di fare un viaggio indietro nel tempo tra ricordi reali di locomotive e carrozze, miniature fedelmente riprodotte e attrezzature professionali.
La Onlus che ha reso possibile questa realizzazione si è costituita nel 1997, collezionando cimeli d’epoca, con un archivio sempre più ricco che ha permesso di avviare l’attività museale. Gli spazi sono stati messi a disposizione direttamente dall’amministrazione comunale leccese, con l’acquisto di tutto ciò che è servito per l’allestimento. Il Museo Ferroviario della Puglia è visitabile da singoli o gruppi, perciò è sempre suggerita la prenotazione per non perdere la priorità e per ammirare ambientazioni realistiche d’epoca.
La superficie complessiva occupata dall’area è di oltre 5000 metri quadrati, con locali destinati al servizio e alle esposizioni, capannoni con coperture metalliche, in muratura e superfici di pertinenza. Nei capannoni ci sono circa 20 rotabili e nei locali al coperto sono presenti plastici ferroviari, apparecchiature per il segnalamento e altri accessori.
L’idea alla base del Museo è dell’associazione del dopolavoro ferroviario che, a partire dal 1999, ha promosso con convinzione la realizzazione di questa struttura dalle grandi potenzialità. Il progetto è stato attivato quindi per raccogliere e preservare convogli, diorami e plastici, nonché documenti storici.
Per visitare il Museo Ferroviario della Puglia occorre sapere che la struttura si trova nelle ex officine che si chiamavano “Squadra Rialzo” e che fino al ’92 sono rimaste in funzione. Qui veniva effettuata la manutenzione dei rotabili, delle carrozze e dei carri adibiti al trasporto delle merci. Si chiamava “Squadra Rialzo” proprio per la mansione a cui era assegnata, ovvero sollevare i carrelli ed effettuare tutti gli interventi di riparazione necessari, la pulizia e il ripristino di tappezzeria e carrozzeria. Nei locali vicini ai capannoni vennero poi realizzati gli uffici e i magazzini.
I dirigenti delle ferrovie hanno sostenuto l’attività museale, dando una mano dal punto di vista tecnico e operativo. I locali sono stati risistemati utilizzando anche gli impianti esistenti, in collaborazione stretta con RFI, con lo scopo di coinvolgere inoltre le scuole in un’attività storica e didattica. Le convenzioni tra ferrovie e istituzioni locali sono andate avanti fino ad oggi, nella prospettiva di rendere sempre più interessante la visita a questo museo così ricco di testimonianze.
Il periodo di riferimento per il recupero di 31 rotabili va dal 1998 al 2018, arco di tempo nel quale sono stati restaurati carri, locomotive, carrozze e mezzi di servizio.
In esposizione ci sono locomotive Breda, Badoni, OM Napoli, OMI Reggiane, Piaggio e di altre officine importantissime. Si possono ammirare carrelli motorizzati, carrelli di servizio, carrozze, carri merci, cari cisterna, automotori e le vecchie locomotive a vapore.
Non mancano gli allestimenti e i cimeli, con le ricostruzioni fedeli delle centrali operative dell’epoca, con arredamenti di vagoni e carrozze. Gli appassionati del modellismo ferroviario possono ammirare plastici, diorami statici e modelli in scala. Il Museo Ferroviario Della Puglia è adatto a veri appassionati ma anche a curiosi o turisti, riuscendo a destare grande interesse per ogni fascia d’età, bambini inclusi.
Masseria&Spa Luciagiovanni
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