La puccia leccese è senza dubbio il simbolo dello street food nel Salento, uno street food casereccio e anche più salutare rispetto alla grande maggioranza del cibo take away.
Non esitiamo, dunque, e andiamo a scoprire di cosa si tratta.
Proprio come un’altra nota specialità leccese, ovvero la frisa, “friseddha” in dialetto salentino, la puccia ha le sue radici nella tradizione povera di questa terra, che portava tante famiglie poco abbienti a doversi “inventare” dei pasti estremamente economici.
La puccia leccese è un panino a lunga lievitazione che si prepara con acqua, farina, sale, malto, lievito di birra e l’immancabile olio extravergine d’oliva, un prodotto, quest’ultimo, che nel Salento abbonda, vantando anche un’eccellente qualità.
Si tratta, è evidente, di ingredienti molto semplici e tutt’altro che costosi, ma ci sono ulteriori ragioni che ricollegano la puccia alla necessità delle antiche famiglie salentine di saziarsi con quel poco che avevano a disposizione tra le mura domestiche. Pare infatti che questo particolare processo di panificazione avvenisse, quantomeno in principio, riutilizzando i residui di impasto di altre lavorazioni. Inoltre, la puccia è in grado di conservarsi molto più a lungo rispetto al classico pane fresco, e anche questo era utile per evitare gli sprechi.
La puccia salentina si presenta come una pagnotta dalla forma rotonda, piuttosto gonfia ma non molto ricca di mollica, dunque perfetta per accogliere una farcitura, ed è tradizione che venga tagliata in due anche laddove la si voglia mangiare intera.
Ma con cosa va farcito questo panino così speciale? Da questo punto di vista c’è solo l’imbarazzo della scelta!
I locali di Lecce e provincia, infatti, propongono ai loro clienti dei ricchi banconi da cui possono scegliere liberamente gli ingredienti, dando ampio spazio alle specialità locali.
Salumi, tonno, insalate, verdure grigliate, ortaggi, formaggi, olio d’oliva… sono questi i principali protagonisti delle farciture delle pucce salentine, non trovano invece spazio ingredienti più “da fast food” come carni, patatine, fritture e salse industriali, ed è anche per questo se la puccia, comunque la si farcisca, ha sempre un sapore salentino autentico, un vero sapore “di casa”.
La puccia è dunque una specialità tipicamente da street food, di conseguenza se si passeggia nel centro storico di Lecce, o anche in quello di uno dei tanti paesi della provincia, è facile imbattersi in dei locali che la servono mettendo in mostra le succulente farciture a disposizione.
Alcune di queste attività propongono solo ed esclusivamente pucce, di conseguenza si meritano l’appellativo di “puccerie”. È meno consueto, invece, che la puccia sia servita nei ristoranti.
La puccia, come detto, nasce come specialità povera, ma al contempo molto genuina, e oggi non ha tradito la sua origine, essendo assolutamente economica: nella grande maggioranza dei casi, infatti, per acquistarne una arricchita da tutti gli ingredienti che si desiderano sono sufficienti pochi euro, una spesa esigua soprattutto se si considera che una puccia sazia e soddisfa come un pasto intero!
Se si è nel Salento, dunque, la puccia leccese rientra a pieno titolo tra le specialità il cui assaggio è d’obbligo, un modo informale e divertente di gustare dei genuini prodotti del posto in un panino morbido, ma anche croccante e friabile.
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