Costeggiando il Salento lungo il versante adriatico, si incontrano alcuni dei luoghi più belli di tutta la Puglia, da Otranto a Castro, da Santa Cesarea Terme a Santa Maria di Leuca. Tra questi non si può poi dimenticare Roca Vecchia, una delle bellissime marine di Melendugno situata precisamente tra San Foca e Torre dell’Orso.
Ciò che rende questa località salentina incantevole è la storia, mescolata alla leggenda, custodita nell’ambito di un contesto paesaggistico unico. Qui infatti si trova anche la Grotta della Poesia, una delle più belle piscine naturali d’Italia.
Nonostante Roca Vecchia appaia come una piccola località costiera che si anima soprattutto in estate, il suo patrimonio storico e archeologico è davvero notevole. Sorge, infatti, su un tratto costiero abitato dalla civiltà messapica sin dal IV a.C.
La principale attrazione di Roca Vecchia è l’area archeologica che si estende, proprio sul mare, per circa 30 ettari. Custodisce i resti della cittadella fortificata eretta da Gualtieri di Brienne, il conte di Lecce, poi abbandonata in seguito alle continue incursioni dei pirati. Sono ben visibili i resti della cittadella di epoca medioevale, con la cinta muraria, le abitazioni, la chiesa e una zona ipogea dedicata a celebrazioni rituali. Il Castello poi è stato riportato alla luce quasi totalmente e, avendo una sola via di accesso nella Dogana (conosciuta però solo agli abitanti stessi), era considerato pressoché inespugnabile.
Tra i resti di costruzioni dell’Età del Bronzo, come ad esempio cripte e ipogei, spicca la Porta Monumentale che sfiora i 10 m di altezza. Il percorso permette poi ai visitatori di visitare il cosiddetto Cult Center, un’area dove gli studiosi pensano si svolgessero sacrifici di animali e banchetti.
L’area archeologica di Roca Vecchia comprende ovviamente anche l’area messapica, con i resti della necropoli e di costruzioni a pianta quadrata.
Dall’area archeologica di Roca Vecchia si ammira uno dei gioielli più belli del Salento. Si tratta della Grotta della Poesia, il cui nome rimanda alla parola posia che forse indicava la presenza qui di una sorgente di acqua dolce.
La leggenda invece rimanda alla splendida principessa che amava fare il bagno nelle acque smeraldine della grotta, attirando poeti e cantori da tutto il Salento. Questi traevano dalla bellezza della fanciulla l’ispirazione necessaria per comporre le loro poesie e da questo aneddoto sarebbe nato il nome Grotta della Poesia.
Nonostante oggi è di fatto una piscina naturale, decantata anche dall’illustre rivista National Geographic, in realtà in passato era una grande cavità carsica composta da due grotte. L’azione costante degli elementi, dalle onde del mare ai venti, hanno pian piano eroso la grotta più grande facendo crollare il soffitto. Resta la grotta più piccola, raggiungibile attraverso uno stretto canale superabile facilmente a nuoto. Nella penombra, sulle pareti rocciose, si scorgono scritte in greco, latino e messapico. Molte incisioni, probabilmente lasciate da naviganti e marinai, sono dedicate al dio Taothor, antica divinità messapiche.
Dalla Grotta della Poesia si può raggiungere la vicina Torre dell’Orso, anch’essa marina di Melendugno. La spiaggia ha una forma di ferro di cavallo ed è bagnata da un mare straordinario e turchese, con due faraglioni che emergono dalle acque. Sono soprannominati Le due Sorelle e, secondo la leggenda, rappresenterebbero le due ragazzine morte in questo mare, nel tentativo di salvarsi dall’annegamento. Gli Dei, mossi da estrema pietà, decisero di trasformare le due sorelle in faraglioni, l’uno rivolto verso l’altro, in un abbraccio eterno.
Un’altra località da visitare è Torre Sant’Andrea, la cui caratteristica principale è la costa particolarmente rocciosa, con una serie di faraglioni che si ergono, nelle loro forme curiose, dal mare, come la Sfinge all’Arco degli Innamorati, sotto il quale molte coppie amano nuotare.
A meno di 20 km da Roca Vecchia si trova poi Otranto, una delle più belle cittadine del Salento e la più orientale di tutta Italia. La cinta muraria cinge il pittoresco centro storico e il Castello Aragonese è il suo simbolo principale, assieme alla Cattedrale di Otranto. Dentro questo edificio di culto romanico è custodito un pavimento mosaicato di indicibile bellezza: raffigura l’Albero della Vita, in un tripudio di figure cristiane, allegoriche e mitologiche.
Masseria&Spa Luciagiovanni
Via Antonio Fogazzaro,
73100 Lecce
Italia
Privacy Policy – Cookie Policy – Aggiorna le preferenze sui cookie
Tel.: +39 0832 1791831
Tel.: +39 3807739486