Tra gli innumerevoli motivi per cui organizzare una vacanza nel Salento c’è quello di avere l’opportunità di visitare borghi da cartolina a dir poco pittoreschi, piccoli ma ricchissimi di cose da vedere, grazie a un patrimonio storico e artistico davvero notevole.
Specchia è uno dei borghi imperdibili del Salento, tra i più belli di tutta Italia, collocato quasi a metà strada tra la costa ionica e quella adriatica. Sorge all’ombra della Sierra Magnone, non lontano da luoghi salentini iconici come Castro e Santa Maria di Leuca.
Specchia si trova su un’altura che sfiora i 130 m di altezza e il suo nome deriva dalla parola speculum cioè sito di avvistamento: la specchia indica infatti quelle zone sopraelevate che i Messapi, che avevano in passato colonizzato il Salento provenendo dall’Illiria, utilizzavano per controllare l’arrivo dei nemici e difendere i propri villaggi.
Le prime notizie certe di Specchia come borgo risalgono all’incirca all’anno 1000, quando il paese fu annesso all’antico contado di Lecce per decisione di Tancredi, per poi entrare a far parte nel 1191 del feudo di Monteroni. Furono molte le famiglie che, nel corso degli anni, si susseguirono nel dominare Specchia e i Ripa furono senza dubbio quelli che lasciarono un segno, in particolare Nicolò, noto per essere il notaio dello stupor mundi Federico II.
Passeggiare in maniera rilassata tra i vicoli di Specchia è il modo migliore per apprezzarne l’essenza e l’atmosfera, antica e autentica, tra i resti di mura ormai quasi totalmente scomparse, su un tratto delle quali si può però notare ancora oggi lo stemma cittadino, con tanto di cumulo di pietre e il mandorlo in cima.
Il centro storico di Specchia è un piccolo gioiello ricco di graziose edicole votive, loggiati realizzati in ferro battuto, scalinate e antichi portali che rievocano lo stile catalano e belvederi che regalano magnifiche viste sulla circostante pianura, punteggiata qua e là, come un puzzle naturale, da ulivi e agrumeti.
Tra i palazzi del XVI-XVII secolo che caratterizzano Specchia, spicca il Palazzo Baronale Ripa e soprattutto il bel Castello Protonobilissimo, eretto tra il ‘600 e il ‘700. Nonostante successivi restauri, questa fortezza mantiene ancora visibili le vestigia di quelle torrette angolari che col tempo sono state inglobate in altri edifici adiacenti. Il portale del Castello è davvero il suo quid, con l’elegante emblema della dinastia dei Protonobilissimo Risolo.
La Chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria è stata costruita nel XV secolo e rappresenta il principale edificio di culto di Specchia, all’interno del quale sono custoditi un’abside e un altare plasmati in bianca ipetra leccese.
Da non perdere anche la Chiesa di Santa Eufemia di epoca bizantina e la Chiesa di San Francesco Neri, recante all’interno una cappella dedicata alla santa Caterina martire, scavata nella viva roccia dai monaci basiliani e impreziosita con splendidi affreschi.
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